I principali disturbi dei neonati e dei bambini

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Quando un bambino di pochi mesi ha frequentemente dolori addominali, con coliche gassose, stato di agitazione, pianto, viso arrossato, spesso diventano un problema di riflesso per la mamma.

Il neonato soffre nelle prime settimane di coliche gassose, dovute all’aria ingerita dalla poppata, dal tipo di latte, dallo stato di tensione addominale, specialmente dopo il pasto serale. Di solito, scompaiono dopo il 5° o 6° mese dalla nascita. Non vi è una causa ben precisa, ma possono essere superate attraverso le coccole, i massaggi, movimenti ritmici simili a saltelli, piegare le gambe sull’addome.

bambino mal di panciaIl pianto forte che accompagna questo disturbo, agita anche la mamma che sembra quasi impotente di fronte a tutto questo. Per questo motivo occorre gestire con calma la situazione, in quanto il bimbo percepisce lo stato di ansia delle persone che ha attorno. A volte questo disturbo è accompagnato da diarrea, che deve essere valutata di volta in volta. Infatti, si può parlare di diarrea nel neonato, solo se in una giornata vi sono tre o quattro scariche, occorre valutare la consistenza delle feci, e quando avvengono (dopo il pasto o lontano dal pasto). In questo caso se non si risolve spontaneamente nel giro di poche ore, occorre consultare il pediatra per comprenderne la causa: il latte, influenza, gastroenterite, intolleranza?

Problema inverso è invece la stitichezza, vale a dire la difficoltà di essere regolare ogni giorno, e fare le feci dure e di piccola dimensione, spesso accompagnando la defecazione con dolori addominali. I neonati difficilmente ne soffrono, più frequente nei bambini di almeno un anno di vita in poi. Se però il neonato dovesse soffrire di stipsi, potrebbe essere utile aggiungere un cucchiaino d’olio d’oliva nel latte. Evitare stimolazioni rettali con strumenti poco idonei come termometri, bastoncini che possono provocare lesioni al tratto anale.

Per i bambini più grandi d’età, il problema della stitichezza può essere legato a squilibri alimentari (assenza di frutta e verdura) oppure cause psicologiche.

Avete mai sentito parlare degli ossiuri? Sono più comunemente chiamati “vermi”, sono sottili di colore bianco, lunghi meno di un centimetro. Ci si può accorgere della presenza, in quanto il bambino ha un fastidioso prurito anale, a volte accompagnato da diarrea, dermatite o vaginite. La trasmissione avviene per via orale, tramite le mani che vengono a contatto con oggetti infetti. Un antiparassitario per via orale, debella gli ossiuri dall’organismo del bambino, effettuando lo stesso trattamento anche per gli altri familiari o chi è stato a contatto con il contagiato.

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