Curarsi con il freddo: la crioterapia per le malattie della nostra pelle

Avete mai sentito parlare di terapia del freddo o cura del freddo? È uno dei metodi di cura di numerose patologie grazie al freddo, ovvero parliamo di crioterapia.

CrioterapiaApprezzata negli ultimi anni, la crioterapia è ben conosciuta da oltre 100 anni, le cui proprietà terapeutiche erano state messe da parte dalla medicina convenzionale. La cura del freddo è utile per numerose patologie estetiche e cliniche, specialmente in ambito dermatologico. Non è una medicina alternativa ma la crioterapia viene impiegata non solo per contrastare gli effetti dei traumi alle articolazioni, o l’influenza, ma per eliminare verruche, acne, angiomi, fino a curare melanomi e neoplasie.

Preferita alla chirurgia invasiva, in quanto gli effetti sono simili, con meno incisività. Più semplicemente, se subiamo una contusione ad un piede, la prima cosa da fare è applicare del ghiaccio sulla parte dolente. Il meccanismo della crioterapia è lo stesso del ghiaccio: il cambio di temperatura della pelle, impedisce agli stimoli del dolore di arrivare al cervello eliminando la sensazione del dolore, mentre l’azione vasocostrittore impedisce la formazione di un ematoma.

Quali sono i benefici della terapia del freddo o crioterapia?

Oltre ad evitare la vasodilatazione dei vasi ed il travaso di sangue nei tessuti in seguito a trauma contusivo, essa è utile per i processi metabolici: il freddo rilassa i tessuti, scioglie i muscoli per questo è molto usata dagli sportivi dopo una gara faticosa per il recupero immediato del tono muscolare. Esiste la crioterapia localizzata e generale, molto diverse tra loro per usi e benefici. La crioterapia generale si avvale della anestesia del paziente in quanto viene praticata in sala operatoria per interventi che riguardano le arterie o il cuore, in cui la temperatura della persona scende al di sotto dei 30° centigradi. La crioterapia localizzata viene usata direttamente sulla parte da trattare, senza anestesia totale, in quanto priva di rischi.

Di quali strumenti si avvale la crioterapia?

Il più semplice strumento conosciuto dagli appassionati di sport collettivi è la bomboletta spray usata durante una partita di calcio per alleviare il dolore in seguito ad uno scontro tra due atleti. Un altro strumento è la famosa borsa del ghiaccio, applicata in caso di traumi ai muscoli o alle articolazioni. Uno strumento complesso utilizzato dai dermatologi è l’azoto liquido, una sostanza gassosa che raggiunge la temperatura di -196° centigradi.

A cosa serve l’azoto liquido?

Molto usato in dermatologia per curare numerose patologie. L’azoto liquido viene applicato sulla lesione da trattare creando una ustione da freddo. La zona interessata vede la formazione di cristalli intracellulari che provocano la morte della cellula per shock e lisi. Si usa per il trattamento di nei, angiomi, difetti della pelle, cicatrici, punti neri, verruche,

Controindicazioni dell’azoto liquido.

Le persone ipersensibili al freddo o che potrebbero sviluppare una ischemia tissutale non devono usare questa tecnica per risolvere le patologie indicate. Anche chi è affetto dalla malattia di Raynaud per evitare di andare incontro a spasmi vascolari pericolosi. Eccetto per queste controindicazioni, la crioterapia può essere applicata a chiunque. Oggi si riescono a curare patologie che un tempo erano esclusivo ambito chirurgico come ad esempio le emorroidi, la cheratosi, le lentiggini, piccole neoplasie. Alla base di tutto c’è che solo un medico specializzato può usare la crioterapia in modo sicuro per non arrecare danni al paziente.

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